1° intervento
Un edificio realizzato per Breton Spa, una realtà internazionale che costruisce macchine utensili di altissimo contenuto tecnologico. Il progetto di ampliamento, con l’aggiunta di un nuovo corpo edilizio, completa l’assetto architettonico del settore direzionale della fabbrica. Il nuovo edificio contiene una sala conferenze al piano secondo, la cucina della mensa aziendale al piano rialzato, l’ambulatorio medico al piano seminterrato. Il progetto si compone di volumi semplici aggregati in modo complesso, con il volume superiore che sbalza fortemente su quello inferiore in modo da proiettare, con una luminosa parete vetrata, la sala conferenze sul giardino sottostante.
L’intero edificio è rivestito da una pelle a facciata ventilata, in lastre di Breton Stone con superficie stampata con effetto ardesia. Nella realizzazione di questo rivestimento è stata posta una grande cura nella geometria di taglio delle lastre di rivestimento, in modo da mantenere l’interezza di ogni elemento in rapporto con la composizione architettonica dell’intero volume. Una scala esterna aperta sul giardino porta ai diversi livelli dell’edificio fino alla sala conferenze a cui si accede attraverso un vestibolo interamente rivestito, soffitto compreso, in lastre bianche di Breton Stone.
La sala conferenze è un ampio vano rettangolare illuminato di luce naturale durante il giorno dal grande filtro trasparente prospicente il giardino; per le altre superfici è quasi interamente, rivestita in pannelli di rovere con il pavimento, su cui sono sistemate le poltroncine, in andamento a piccoli gradoni, dall’ingresso verso la cattedra.
2° intervento
Un ulteriore tassello alla definizione architettonica e all’immagine di una straordinaria azienda italiana: una nuova facciata ventilata realizzata per uniformare lo stile dell’intero edificio che presentava una forte discontinuità tra la struttura originaria e l’ampliamento costruito in seguito.
Il materiale scelto per la nuova pelle degli uffici Breton è il Lapitec con finitura Lithos: lastre di grande impatto estetico, solide e durature, dello spessore base di 12 mm. Un rivestimento montato senza fissaggi a vista, che prevede una tecnica di installazione complessa e molto raffinata.
Della precedente facciata, costruita in pannelli prefabbricati di CLS con finitura granigliata, sono state mantenute le aperture, la cui sequenza regolare alternata a parti cieche non in modulo ha dato vita a superfici di sfalso e riallineamento delle fughe, con un disegno a casellario di apparente semplicità.
Articolata anche la realizzazione degli imbottiti delle finestre, costruiti anch’essi in lastre di Lapitec tagliate su misura a 45°, evitando completamente l’utilizzo di lattonerie pressopiegate, spesso usate per mascherare o correggere imperfezioni del montaggio.
Architetto: Francesco Pascali
Località: Castello di Godego (TV)